Capo condominio o amministratore?

capo condominio

Capo condominio chi è?

Spesso, soprattutto a Palermo comunque nel Sud Italia in generale, si sente parlare di “capo condominio”; una figura che non esiste in termini legali e che spesso viene confusa con quella dell’amministratore. La giurisprudenza non riconosce infatti la figura del capo condominio, ma solo quella dell’amministratore di condominio.

L’amministratore di condominio in breve

L’amministratore di condominio è quel professionista che ha l’incombenza e la responsabilità d’amministrare, gestire e curare i beni comuni, detiene il potere esecutivo e il suo mandato è un mandato a titolo oneroso fondato sulla fiducia che inizia esclusivamente a seguito di elezione assembleare. La sua mansione e il suo ruolo sono di estrema responsabilità, infatti dovendosi occupare della gestione di più condomini, ha il compito di far sì che tutte le strutture siano idonee ed esenti da pericoli per i residenti dei fabbricati amministrati. Ha responsabilità sia civile che penali; è il responsabile delle parti comuni dell’edificio, ossia quelle definite dall’articolo 1117 del codice civile e dal regolamento di condominio.

Con l’ingresso in vigore della riforma del condominio non ha più esclusivamente il ruolo di contabile, bensì il ruolo di una figura manageriale con competenze tecniche fiscali e legali. La sua nomina è obbligatoria quando i condomini sono più di 8; può essere un professionista oppure può essere scelto tra i condomini stessi, in questo caso non essendo un professionista forse potremmo chiamarlo capo condominio.

Consiglio di condominio

Le normative vigenti prevedono delle figure simili che possono affiancarsi all’amministratore in determinate realtà condominiali, parliamo in questo caso dei consiglieri. L’assemblea può nominare in alcuni casi, un consiglio di condominio, cioè un organo privo di poteri, che ha unicamente funzioni consultive e di controllo. Serve a garantire una più efficiente e trasparente tutela dei condomini nei grandi complessi condominiali e, allo stesso tempo,  ricopre un ruolo di intermediazione tra l’amministratore di condominio e i condomini dello stabile. Il requisito principale per nominare dei consiglieri di condominio è che il condominio sia formato da almeno dodici unità abitative, il requisito necessario per conseguire la nomina di consiglieri del condominio è quello di essere condomini.

Conclusione

La figura del capo condominio è ancora diffusa, ma non è riconosciuta dalla legge. I condomini che scelgono di affidarsi a un capo condominio devono essere consapevoli dei rischi che questa scelta comporta.

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