Il Bonus Barriere Architettoniche:
Il Bonus Barriere Architettoniche, definito nell’art. 119-ter del DL 34/2020 e modificato con la Legge di Bilancio 2023, rappresenta un importante incentivo volto a favorire l’accessibilità negli edifici preesistenti. Il Bonus Barriere Architettoniche offre una detrazione fiscale significativa per interventi mirati ad abbattere le barriere architettoniche, migliorando così l’accessibilità per tutti, indipendentemente dalla presenza di persone disabili o over 65, ma consente anche la cessione del credito o lo sconto in fattura.
Chi può beneficiare del Bonus Barriere Architettoniche?
Secondo la Circolare dell’Agenzia delle Entrate 17/E, i beneficiari comprendono:
- Persone fisiche;
- Esercenti di arti e professioni;
- Enti pubblici e privati (senza attività commerciale);
- Società semplici;
- Associazioni professionali;
- Soggetti che generano reddito di impresa;
È importante notare che si ha diritto al bonus anche se nell’edificio non sono presenti persone disabili o over 65.
Requisiti per l’accesso al Bonus
Per beneficiare del Bonus Barriere Architettoniche, è necessario che gli interventi siano realizzati su edifici già esistenti aperti al pubblico o adibiti a uso abitativo, uffici, attività commerciali, e così via.
Come funziona il Bonus
Il Bonus Barriere Architettoniche consente ai contribuenti di ottenere una detrazione fiscale, suddivisa in cinque quote annuali di pari importo, calcolata sul 75% delle spese sostenute, fino a un importo massimo che varia in base al tipo di edificio. Inoltre, il bonus copre anche l’automazione degli impianti e le spese relative allo smaltimento dei materiali sostituiti.
Gli interventi devono rispettare i requisiti previsti dal regolamento del Decreto del Ministro dei Lavori Pubblici del 14 giugno 1989, n. 236. Le deliberazioni in sede di assemblea condominiale per i lavori di cui sopra richiedono la maggioranza dei partecipanti all’assemblea, rappresentanti almeno un terzo del valore millesimale dell’edificio.
Cosa copre il Bonus Barriere Architettoniche?
La circolare dell’Agenzia delle Entrate 17/E specifica che le spese ammesse includono la sostituzione di finiture come pavimenti, porte, infissi esterni e terminali degli impianti, il rifacimento o adeguamento di impianti tecnologici (servizi igienici, impianti elettrici, citofonici e impianti di ascensori), il rifacimento di scale ed ascensori, e l’inserimento di rampe ed installazione di servoscala o piattaforme elevatori.
Tali interventi devono avere la finalità di eliminare o ridurre le barriere architettoniche, nel rispetto dei criteri di accessibilità e adattabilità previsti dal Decreto del Ministro dei Lavori Pubblici n. 236/1989.
Tipi di barriere architettoniche
Esistono diversi tipi di barriere architettoniche che possono limitare la mobilità, tra cui ostacoli fisici, ostacoli che limitano l’uso di parti o attrezzature, e la mancanza di segnalazioni. Ad esempio, infissi e serramenti possono diventare ostacoli se non rispettano determinati requisiti.
Come richiedere il bonus
Esistono due modalità per richiedere il Bonus Barriere Architettoniche:
- Detrazione in dichiarazione dei redditi: La detrazione viene riconosciuta in 10 anni, anziché 5 come in precedenza. È necessario conservare la documentazione relativa agli interventi, comprese fatture, ricevute fiscali e asseverazione tecnica.
- Sconto in fattura o cessione del credito: In alternativa alla detrazione in dichiarazione dei redditi, è possibile optare per lo sconto in fattura o la cessione del credito. In entrambi i casi, la detrazione viene riconosciuta al fornitore dei beni o servizi, che la recupera sotto forma di credito d’imposta.
Documentazione da controllare e conservare
La documentazione necessaria comprende fatture o ricevute fiscali per le spese sostenute, autocertificazione relativa al limite massimo delle spese, dichiarazione dell’amministratore condominiale (o documentazione equivalente) e documentazione attestante il rispetto dei requisiti del regolamento del Decreto del Ministro dei Lavori Pubblici del 14 giugno 1989, n. 236.
Cessione del credito e sconto in fattura
Un elemento distintivo del Bonus Barriere Architettoniche è la possibilità di cessione del credito o sconto in fattura per le spese sostenute nel 2024 e nel 2025. Questo rende il bonus particolarmente attraente in quegli anni.
L’utilità dell’amministratore di condominio durante il bonus barriere architettoniche
Il bonus barriere architettoniche è una detrazione fiscale del 75% che spetta ai contribuenti che effettuano interventi per eliminare o ridurre gli ostacoli che impediscono o limitano la mobilità delle persone con disabilità all’interno e all’esterno degli edifici. Questa agevolazione, introdotta dalla legge di bilancio 2022 e prorogata fino al 31 dicembre 2025, ha lo scopo di migliorare la qualità della vita e l’autonomia di chi vive in condizioni di svantaggio.
Per poter usufruire del bonus barriere architettoniche, è necessario rispettare alcuni requisiti e adempimenti, che riguardano sia i lavori da realizzare che le modalità di pagamento e di documentazione delle spese. In questo contesto, la figura dell’amministratore di condominio può essere di grande aiuto, soprattutto quando gli interventi riguardano le parti comuni degli edifici o coinvolgono più unità immobiliari.
L’amministratore di condominio, infatti, ha il compito di gestire l’amministrazione dello stabile, di eseguire le delibere assembleari, di curare la conservazione dei beni comuni e di tenere la contabilità. Inoltre, l’amministratore di condominio ha il potere di rappresentare il condominio nei rapporti con i terzi, come i fornitori, i professionisti, le pubbliche amministrazioni e le autorità giudiziarie.
Tra le funzioni dell’amministratore, rientrano anche quelle relative al bonus barriere architettoniche, quali:
- informare i condomini sulla possibilità di accedere all’agevolazione e sui requisiti da rispettare;
- convocare l’assemblea condominiale per deliberare gli interventi da effettuare, con le maggioranze previste dalla legge;
- richiedere i preventivi ai fornitori e scegliere quello più conveniente, tenendo conto della qualità e della sicurezza dei lavori;
- stipulare i contratti con i fornitori e verificare il rispetto delle norme in materia di sicurezza sul lavoro;
- effettuare i pagamenti tramite bonifico bancario o postale, indicando la causale e il codice fiscale del beneficiario della detrazione;
- conservare e rendere disponibili ai condomini le fatture, le ricevute e i documenti relativi agli interventi;
- comunicare all’Agenzia delle Entrate i dati degli interventi e dei beneficiari della detrazione, tramite il modello ENEA;
- assistere i condomini nella compilazione della dichiarazione dei redditi e nella fruizione della detrazione, anche in caso di opzione per lo sconto in fattura o la cessione del credito.
L’amministratore, quindi, svolge un ruolo fondamentale per facilitare l’accesso al bonus barriere architettoniche e per garantire la corretta esecuzione e rendicontazione dei lavori. Per questo motivo, è importante che l’amministratore di condominio sia in possesso dei requisiti di professionalità, onorabilità e formazione previsti dalla legge. Inoltre, è opportuno che l’amministratore di condominio sia retribuito in modo adeguato al servizio reso e che sia coperto da una polizza assicurativa per le responsabilità civili e penali derivanti dal suo incarico.
Conclusione
In conclusione il Bonus Barriere Architettoniche è un importante incentivo per migliorare l’accessibilità negli edifici esistenti, contribuendo a una maggiore indipendenza per le persone con disabilità o difficoltà motorie. L’importanza del professioni che opera in condominio emerge in questo contesto, in quanto svolge un ruolo cruciale nella gestione e nell’agevolazione dei lavori, garantendo la corretta esecuzione e la documentazione necessaria per ottenere la detrazione fiscale. La collaborazione tra i condomini e l’amministratore può semplificare notevolmente il processo e garantire un maggiore accesso a questo beneficio.
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